Tappo tecnologico per botte da 20-30 litri -Kit completo-

BB.RB20-30

Tappo tecnologico per botte con foro barrique da 20-30 litri -Kit completo-

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Descrizione

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Kit completo di tutte le parti per ottenere un tappo tecnologico per botti o caratelli con foro barrique 48/50mm per la gestione della maturazione della birra in botte.

> Controllo e regolazione termica

> Controllo e regolazione pressione o depressione

> Travaso da botte a botte senza ossidazione

> Solera orizzontale o verticale

> Sfiato sovrapressione

> Blow-off per fermentazioni irruente

> Uso botte per spillatura senza entrata di ossigeno

 

Volete deliziare i vostri amici durante una festa o durante un evento birraio senza rovinare la birra? Nessun problema. Mettete la botte in pressione positiva tramite una bombola di co2 collegata all'attacco jolly e spillate tranquillamente. Essendo la botte in pressione positiva l'ossigeno non entra

 

L'articolo tappo tecnologico in questa versione completa è quindi formato da varie voci

Tappo in silicone completo, con raffreddatore

Tubo di sfiato

Manovuotometro con attacco jolly maschio per gas

Sonda NTC10k costante beta 3435 lunga 30 cm

Tubo blow-off con tappo in silicone e fascetta inox avvolgente

Tubetto di pasta al rame

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La gestione delle birre in botte (fermentazione ed elevazione) è una pratica oramai diffusa, che non si confina più in alcune precise regioni a tradizione birraria (principalmente centro Europa) ma si estende a tutto il mondo.

Lavorare con il legno, materiale vivo, richiede molta esperienza.

Controllare gli aspetti chiave del processo di lavorazione, fa la differenza sul prodotto finito.

Il tappo “tecnologico” è munito di una serie di sistemi che permettono di gestire gli aspetti più critici del passaggio di una birra in botte/caratello di legno.

 

Problema: Gestione termica della botte

Uno dei fattori più critici nel lavorare con le birre in botte, è sicuramente quello della temperatura.

Temperature alte, specie nei periodi estivi, sono causa di acetico/solvente nelle birre.

Utilizzare un climatizzatore per regolare la temperatura della cantina è la pratica più diffusa, ma ha degli effetti negativi. L’umidità si abbassa e l’aria si secca, si ha una maggiore evaporazione del liquido contenuto nella botte (oltre a quello che naturalmente dovrebbe avvenire in condizioni adeguate – umidità ideale intorno al 75%).

L’evaporazione, porta la botte ad essere scolma e questo ovviamente, oltre a tradursi in una perdita di prodotto, aumenta i rischi legati alle derive acetiche della birra (specie in ambito sour ale).

Se nella cantina sono presenti più botti, non è possibile diversificare la temperatura tra le varie botti.

Potrebbe essere necessario, ad esempio tenere più alta la temperatura di una birra in una determinata botte, per promuovere la produzione di acido lattico o la conversione di acido malico in lattico a seguito di aggiunta di frutta. Di contro potrebbe essere necessario tenere molto più bassa la temperatura in una botte per bloccare attività di lieviti e batteri o promuovere l’attività dei lieviti versus quella dei batteri (competizione microbiologica).

Non ci sono dubbi che la bolletta elettrica utilizzando sistemi refrigeranti, specie nei periodi estivi, diventa un costo non indifferente.

Soluzione

Tramite il raffreddatore (cuore del tappo tecnologico), è possibile gestire la temperatura in caratello/botte in ambiente senza climatizzatore, eliminando il rischio di seccare l’aria e favorire perdita di liquido. La botte quindi non sarà mai eccessivamente scolma, essendo l’umidità non alterata dal climatizzatore

Il tappo può essere munito di sonda ad innesto trasversale che si pone lontano dal raffreddatore, collegandola ad un termostato e ad un sistema di acqua fredda o acqua e glicole (non forniti), si imposta e si controlla la temperatura.

Problema: prelievo dal rubinetto per assaggi

Per prelevare un campione di birra per test o assaggio si apre il rubinetto.

Su birre che stanno per lungo tempo in botte e fanno inverni freddi, solitamente si verifica un fenomeno di depressione. Aprendo il rubinetto per gli assaggi, tale depressione non permette l’uscita della birra fino a che la pressione interna non sia pari a quella esterna. Aprendo il rubinetto quindi non esce birra ma entra invece ossigeno.

Si sente la botte bollire/borbottare, segno che si sta introducendo ossigeno (a volte parecchio).

Nulla cambia se, prima di aprire il rubinetto. si apre il tappo. Difatti l’ossigeno entra comunque, anzi essendo il cocchiume ampio nel diametro, l’ossigeno entra velocemente.

Per un assaggio si rischia di rovinare mesi, a volte anni, di lavoro.

Soluzione

Tramite l’indicatore di pressione, si vede se il caratello è in pressione o depressione.

Grazie ad una bomboletta di co2 (non fornita) collegata all’attacco jolly, si porta la pressione in zona positiva e si apre il rubinetto. Subito uscirà birra grazie alla pressione interna maggiore della pressione esterna quindi non si avranno problemi di ossigeno che entra nella botte.

Con la pressione positiva si può anche sfiatare di tanto in tanto, per espellere l’ossigeno (specie se si fermenta in botte, vedi sotto).

Problema: Fermentazione primaria in botte (fase irruenta)

Soluzione

Grazie a questo tappo tecnologico, è possibile monitorare la temperatura di fermentazione, regolarla tramite il raffreddatore e tramite il tubo frontale eseguire il blow off scaricando co2 e krausen. Quando il blow off non serve più, basta reinserire il tappino in silicone certificato FDA e stringerlo tramite l’apposita fascetta inox avvolgente. Il sistema torna ad essere completamente stagno senza dover smontare nulla.

Problema: Rabbocco per caratello scolmo.

Il rabbocco richiede di aggiungere birra, possibilmente dal rubinetto. Ovviamente a seconda che la botte sia in pressione o depressione si dovrà agire di conseguenza. Come avviene nella fase di prelievo /assaggio, si introduce ossigeno (oltre a quello che già è presente).

Nel caso sia presente un biofilm da fermentazione con batteri e lieviti selvaggi, un rabbocco fatto male compromette la consistenza del biofilm.

Soluzione

Per evitare il problema, tramite la bomboletta di co2 (non fornita) collegata all’attacco jolly, mettere in pressione positiva la botte, innestare il tubo che arriva dal fermentatore contenente birra nuova al rubinetto del caratello (il tubo deve essere riempito preventivamente della birra da travasare) - aprire lo sfiato e portare la pressione da positiva a 0 tramite la lettura del manovuotometro ed aprire il rubinetto. A questo punto, essendo lo sfiato aperto la birra comincerà a fluire dal fermentatore al caratello espellendo dalla botte la co2 precedentemente inserita. Nel momento che dallo sfiato esce birra, si chiudono rubinetti e quindi il foro di sfiato, con la certezza che la botte è colma. Anche in questa operazione la birra non entra in alcun modo in contatto con ossigeno e anzi l’uso della co2 permette anche di insufflare CO2 per forzare l’uscita di ossigeno nelle prime fasi in cui la birra entra in botte.

NB: se la birra per il rabbocco è carica di zuccheri e destrine ovviamente partirà nuovamente la fermentazione, tranne che non sia bloccata chimicamente. Quindi attenzione perché il blow off dovrebbe essere lasciato aperto o comunque aperto se la pressione sale.

Applicazioni in ambito Pro

Per i birrifici che hanno un programma legato alle botti, il sistema oltre a gestire le criticità sopra permette di fare lagering senza andare in maturatori o tank, il tutto all’interno della botte.

Lavorando in pressione è possibile passare la birra post lagerizzazione in fusto, direttamente dalla botte senza avere ossidazioni o comunque è possibile andare in tank tramite contropressione. Il risultato è il medesimo.

Altre peculiarità

Tramite l’uso di questo innovativo tappo per caratelli, si può effettuare solera in maniera sicura e solera orizzontale e tra botti non contigue o distanti tra di loro, il tutto giocando con la pressione.

Si può inoltre saturare e spillare dalla botte. Tramite una bomboletta di co2 infatti si porta in pressione positiva la botte e si può tranquillamente spillare birra per degustazioni, con la sicurezza che non entri ossigeno

Tramite la lettura del manovuotometro, si può ovviamente sfiatare la botte nel caso di innalzamenti pericolosi della pressione.

Il tappo in silicone certificato FDA, ha una consistenza tale che stringendo la vite di chiusura, si espande aderendo perfettamente al foro, anche se irregolare, mantenendo il tutto sigillato ermeticamente

Tutte le parti in acciaio inox sono decapate, elettrolucidate e passivate, quindi perfettamente idonee ad utilizzo in ambienti acidi.

L’unica parte non eseguita in acciaio inox è la vite di chiusura che comunque non va a contatto con la birra. Questo perché dovendo stringere forte il tappo se sia la vite che il dado fossero in inox sarebbe alto il rischio di grippaggio tra vite e dado. Quando l’inox grippa non vi è più modo di liberarlo se non la troncatura quindi si è scelto di utilizzare una vite in acciaio zincato la quale comunque si consiglia di sporcare con un pò di pasta al rame (fornita a corredo). Ne va messo poca per evitare di sporcare il tutto ma impedisce il blocco della vite.

Dettagli del prodotto
BB.RB20-30
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